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e Cenni Storici 

 

Il popolo dei Messapi, verosimilmente, si organizzò in città gestite da oligarchie gentilizie, unite in una confederazione capeggiata da un re. Uno dei loro re fu Opis e in una leggenda si narra che il primo re dei Messapi fu Iapige.

Questo popolo in nessuna occasione ha minimamente cercato di espandere i propri domini ai danni delle popolazioni vicine e lontane; non ha mai pensato a guerre di conquista, ha solo difeso fino all’ultimo respiro la terra iapigia, nella quale da tempo immemorabile aveva stabilito la propria dimora, dando vita a un legame sanguigno, fisico con questa terra, organizzandosi in proprio per respingere le continue incursioni di Taranto e di tutti gli avventurieri stranieri chiamati in Puglia a spezzare la resistenza delle genti indigene.

Non ebbero dunque un’indole aggressiva ed espansionistica. In un’epoca in cui era possibile avanzare e muovere verso un dominio che invitava alla conquista, essi rimasero là dove si erano originariamente fissati.

Risulta probabile che non un singolo popolo abbia costituito la nazione messapica, bensì l’apporto di elementi e di genti di diversa provenienza, tra le quali assunsero un ruolo prevalente gli Illiri, gli Elleni e i Fenici.

CENNI STORICI

Popolo combattivo e indipendente, i Messapi si scontrarono con i Tarentini (in continua espansione verso l’interno), riportando su di loro una vittoria nel 473. Pochi decenni dopo, durante la guerra del Peloponneso, il principe messapico Artas prestò aiuto agli Ateniesi contro Siracusa (413). Dal 343 al 338 i Messapi si imbatterono con successo contro il re spartano Archidamo III , accorso in aiuto di Taranto ; vennero quindi sconfitti da Alessandro d’Epiro, intervenuto in appoggio alla città greca. Alleati di Roma nella prima e nella seconda guerra sannitica, i Messapi si staccarono in parte da essa durante la terza guerra, si schierarono al fianco di Pirro nella lotta dei Tarantini contro Roma : ma furono sconfitti nel 280 a.C. e sottomessi nel 267 -266. Mai del tutto assimilati alla civiltà romana, durante la seconda guerra punica essi si ribellarono (213-212 a.C.); in seguito, nel 90 a.C., parteciparono alla "guerra sociale".

Tra i centri abitati sono da ricordare Canosa, Ruvo, Ceglie, Brindisi, Oria, Rudiae, Conversano, Francavilla, Manduria, Roca, Otranto, Soleto, Ugento, Lecce, Ostuni, Alezio, Muro Leccese, Gallipoli, Patù, Vitigliano, Cavallino e Vaste.

 

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